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Sala 7 – Gentile da Fabriano

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In questa sala erano esposti alcuni capolavori del primo Rinascimento. La sala è stata restaurata e riaperta nella primavera 2015 ed adesso è dedicata a Gentile da Fabriano.

Le opere che erano qui non sono tutte rimaste, e ancora non hanno una collocazione definitiva. In attesa di un aggiornamento di questa pagina con le nuove opere, ecco cosa c’era prima:

Siamo ormai lontani dallo stile gotico e la rivoluzione figurativa è ormai compiuta.

Prospettiva, studio dell’anatomia e della luce, ripresa della classicità, centralità dell’uomo e indagine psicologica: sono queste le caratteristiche più evidenti dell’arte rinascimentale.

Tra le prime opere abbiamo la splendida Sant’Anna Metterza di Masaccio e Masolino (1424 circa), in cui la Madonna e il Bambino hanno una fisicità quasi statuaria. Dolce e bellissima, poi, la Madonna di Pontassieve (1435) del frate pittore Beato Angelico.

Opere stupende sono inoltre la Pala di Santa Lucia dei Magnoli (1440 circa) di Domenico Veneziano o la suggestiva tavola della Battaglia di San Romano (1438 circa) di Paolo Uccello, entrambe basate sull’attento studio della luce e della prospettiva.

In queste opere lo spazio è studiato, definito scientificamente ed è dominato dall’uomo. Le figure acquistano fisicità e proporzioni. La luce e il chiaroscuro delineano il loro volume, i corpi e l’ambiente circostante. Una vera e propria rivoluzione.

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